GOMORRA
di
Roberto Saviano
Un'opera
sorprendente.
Speciale.
Unica.
L'autore
non si è limitato (come credevo, accontentandomi della superficiale
impressione derivata da discorsi intuiti per caso, distrattamente,
nei confronti di un libro verso cui non nutrivo alcun interesse) a
collazionare articoli, opinioni, osservazioni, riflessioni. A puntare
il dito e a gridare, o ad offrire dati statistici a conforto delle
sue teorie.
No,
lui c'era.
Ha
assistito a molti degli episodi che racconta, li ha verificati o
vissuti in prima persona.
Una
testimonianza, quindi, ma riportata da uno che sa scrivere bene, con
semplicità e partecipazione, che sa ragionare, unire i puntini.
Quando
ho cambiato idea e ho deciso di leggerlo?
Quando
ho saputo (con mille anni di ritardo) che Saviano vive sotto scorta a
causa di “Gomorra”.
Allora
il mio interesse si è svegliato.
Perché
se uno perde la sua libertà per un libro, quel libro va letto. E' un
imperativo categorico, pazienza se contrasta con il mio nichilismo.
E
questo libro mi è piaciuto.
Mi
ha infiammata, e mi ha commossa.
Un
ibrido fra romanzo e reportage, traccia un'analisi puntuale dei
meccanismi, delle cause, e delle conseguenze della Camorra, ma a
piccoli brani, linearmente, in modo che sia più facile entrare nella
sua ottica, attraverso esempi, episodi.
Narra
storie, dunque, storie vere, storie di sangue, di ingenuità, di
morte e di bagliori improvvisi. Che vengono inserite in un contesto
che ci viene poi ampliato e illustrato.
Saviano,
però, non si limita a spiegare.
Saviano
ci mostra, ci fa vedere.
Scopre
per noi un mondo nuovo e sotterraneo, complesso, con regole proprie,
di cui vengono indagati tutti gli aspetti e le sfumature.
Per
me il termine Camorra è sempre stato sinonimo di Mafia. Sì, certo,
sapevo che la geografia cambiava (la Campania, anziché la Sicilia),
ma ero convinta fosse tutto lì. Invece le differenze sono enormi,
culturali, di intenti. Saviano ci guida e ci permette di coglierle.
E
lo fa con un pathos tremendo, che vibra di indignazione, sconforto, e
impotenza. Che ti coinvolge e ti scuote.
Senti
la persona affiorare sotto l'autore, senti il suo coraggio, il suo
scoramento... E poi tremi. Perché le ramificazioni del potere che
descrive appaiono davvero inarrestabili, imbattibili e atroci (e,
maledizione, in certi passaggi ne senti persino il fascino).
Perché
intuisci altri punti di vista, quello di chi abita lì, che viene
sfruttato, se non mandato a morire, ma che ne ha una percezione
diversa, perché comunque riceve lavoro e sicurezza economica che
altrimenti non avrebbe e non potrebbe avere. Che quindi è grato,
riconoscente, ammirato. Non considera assolutamente criminale quello
che fa, non si sente colpevole o malvagio, anzi. La sua è quasi una
missione.
Ogni
tanto qualche eroe compare, qualcuno che si oppone e si ribella al
sistema, ma non basta perché viene spazzato via. Non solo ucciso, ma
vituperato, screditato, così che non possa diventare un martire.
Un
libro sconvolgente, lucido, denso di contenuti, che non mi ha presa
subito, nonostante la potenza delle immagini delle prime pagine, ma
che mi ha conquistata poco a poco, mentre io, come lettrice, riuscivo
finalmente ad accettare di essere accompagnata in un territorio
oscuro di cui ignoravo pressoché ogni cosa.
Non
credo leggerò altre opere di Saviano.
Gomorra
è bellissimo, ma è quel genere di esperienza che non voglio
ripetere.
Anche
se, mentre lo affermo, so che mento a me stessa, che ho solo bisogno
di ancora un po' di tempo affinché il suo non-romanzo mi si
sedimenti dentro. Poi, tra un paio di settimane, quando come una
tossica in astinenza mi aggirerò in una libreria o su Amazon in
cerca di altri titoli, so che almeno uno di quelli che sceglierò
sarà suo.
P.S.
C'è
chi mi ha detto che evita Gomorra perché pensa sia un polpettone.
Non
lo è.
Vanta,
invece, una scrittura veloce, agevolissima, impegnativa solo a
livello emotivo.
E
consta di appena 250 pagine.
Bella recensione ... mi hai convito ed appassionato con quello che hai scritto ... credo che lo leggerò anch'io.
RispondiEliminaAllora aspetto di conoscere la tua opinione... Grazie!
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