I
PILASTRI DELLA TERRA
di
Ken Follett
Commerciale?
Magari sì... ma è strepitoso!
Romanzo
storico ambientato nell'Inghilterra
medioevale, splendidamente
e ferocemente resa (ma sul finale veniamo condotti anche in altre
parti del mondo), dai toni epici e coinvolgenti, irti di passione, di
misteri, di altra e più imperante passione. Verte attorno
all'edificazione di un sogno, di una cattedrale, con tutte le
complicazioni e le implicazioni che ciò comporta: cospirazioni,
sentimenti, vendette, religione, guerre, ambizioni, e ci permette di
respirare l'aria dell'epoca attraverso piccoli e grandi avvenimenti,
senza annoiare mai.
Il
suo massimo
pregio però sono i protagonisti: tanti, intensi, carismatici (i miei
preferiti Lady Aliena, Jack, e il priore Philip. Mentre Ellen, per
quanto interessante, proprio non mi attrae), le cui
vite sono destinate ad intrecciarsi per oltre cinquant'anni: abbiamo
gli eroi, le eroine, gli idealisti e i cattivi, e nonostante le
sconfitte e le frequenti cadute (le situazioni vengono ribaltate di
continuo) ognuno è sempre pronto a rialzarsi e a lottare, anche nei
momenti più neri. Benché siano tutti ben caratterizzati, alcuni
personaggi sono destinati a salutarci ben prima della conclusione,
lasciando nei lettori un senso di vuoto improvviso, ma senza che
questi si sentano traditi o che le morti appaiano gratuite. Il
romanzo in questo senso è realistico e non ci risparmia (anzi, in
certi punti quasi se ne pasce) le violenze e le ingiustizie tipiche
dell'epoca. Non mancano però nemmeno i momenti positivi: la
solidarietà, la bontà, l'amore. Naturalmente molto, molto
travagliato.
L'opera
è di ampio respiro dipanandosi per circa un migliaio di pagine, ma
il ritmo scorre fluido, incalzante e la vera difficoltà, se mai, è
interrompere la lettura. Solo nella parte relativa al “pellegrinaggio
di Aliena” ho avvertito un po' di stanchezza, una caduta di tono,
ma poi la narrazione è ripresa lesta premiandoci con un finale
soddisfacente.
Esiste
anche un seguito, “Mondo senza fine”, ambientato circa 200 anni
dopo. Carino, ma non mi ha coinvolta allo stesso modo, né a livello
di trama né di personaggi, che conservano un legame flebile con
quelli che abbiamo imparato ad amare. Non mi ha emozionata, si è
limitato ad intrattenermi per un po', sotto l'ombrellone, sforzandosi
di replicare un formula vincente, spesso ripetendosi. Peccato.
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