RICHARD
MATHESON
(1926-2013)
Maestro
della fantascienza e del brivido ha uno stile asciutto, dal taglio
cinematografico, ma non scarno, una prosa lineare e gradevole, e
delle idee geniali!
Tutti
conosceranno “Io sono leggenda” (detto anche “I vampiri”),
magari per il discutibile remake con Will Smith... Ebbene, lasciatelo
perdere: leggetevi il romanzo: quello sì che è ha un finale
all'altezza, non l'aborto insensato che c'è nel film, e presenta
splendidi spunti di riflessione, che purtroppo nella stupida
pellicola cinematografica (di per sé certo non brutta) si perdono
tristemente!
E
poi recuperate “Io sono Helen Driscoll”, in cui dopo una seduta
di ipnosi fatta per gioco, il protagonista vede il fantasma di una
donna e cambia la sua percezione della realtà, e “Tre millimetri
al giorno”, dove un uomo investito da un onda anomala
rimpicciolisce quotidianamente di tre millimetri...
Godibilissimi,
originali e mai scontati, questi per me sono i suoi romanzi più
belli, e ormai sono considerati dei classici (“Io sono leggenda”,
in particolare, che con il già citato film di Smith ha in comune
giusto il titolo e l'idea di base).
Anche
“La casa d'inferno” non mi era dispiaciuto, relativo alla tipica
casa infestata, con un discreto crescendo e un buon stile di
scrittura... Ma è meno originale, meno brillante... Più
interessanti, invece, i racconti, specie “Nato di uomo e di donna”,
piccolo gioiello horror, anche se i più ricorderanno invece “The
box”, per via del film con Cameron Diaz (che c'entra solo fino ad
un certo punto con l'originale, assai più semplice e cattivo).
La
verità è che Matheson ha lavorato molto anche nel cinema,
dilettandosi con sceneggiature del calibro de “Gli uccelli” di
Hitchcock (tratto da un racconto di Daphne Du Maurier), forse per
questo non è stato troppo prolifico a livello editoriale...
Ma
quel che c'è basta a renderlo immortale!
immortale
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