CORALINE
di Neil Gaiman
In
teoria è un romanzo per infanti, ma la verità è che... fa paura,
paurissima! Non sto scherzando. Si parte in modo innocuo, con una
ragazzina vivace e curiosa, Coraline, appunto (non Caroline), undici
anni, che si trasferisce nella casa nuova con i genitori... Ma loro
sono distratti, indaffarati, e lei deve trascorrere molto tempo da
sola. Conosce i bislacchi vicini, esplora in giro, incontra un
misterioso gatto nero, e alla fine... conosce l'altra madre. Sta al
di là della parete del salotto, dietro una porticina che avrebbe
dovuto essere murata, ha due bottoni al posto degli occhi e tanto
tempo da dedicarle... C'è anche un altro padre, piuttosto simpatico.
Tutto bene, dunque, al meno fino a che l'altra madre non le chiede di
cucirsi anche lei i bottoni al posto degli occhi e di restare per
sempre con lei, lusingandola con promesse e doni. Coraline si
spaventa e scappa attraverso la parete, nel suo salotto, nella
realtà. Ma i suoi veri genitori non ci sono più, sono scomparsi...
Il
romanzo è divertente e poetico (forse il mio preferito di Gaiman
dopo “Nessundove”), tinto dei colori delle fiabe, della magia
dell'infanzia, incanta con i suoi personaggi bizzarri e stravaganti
(che nel mondo dell'altra madre tornano “ribaltati”, e che di
norma hanno qualche segreto o sono più di quel che appaiono), però
è percorso da potenti sfumature horror e, come dicevo all'inizio,
fa paura.
Più
di un horror dichiarato, con sgozzamenti e omicidi e sangue che
sprizza, perché qui il terrore si insinua piano, attraverso la
bellezza e la realizzazione dei desideri più intensi, e contamina
tutto, senza lasciare spiragli, solo un micio... Le cose non sono mai
come sembrano e non si sa bene se quello che ci compare davanti è un
nuovo inganno o una sorta di deus ex machina pronto ad aiutarci...
Non sappiamo di chi possiamo fidarci, non sappiamo che cosa è vero e
che cosa no... E le cose cattive sono così seducenti... Il dubbio ci
lacera, e poi, diciamolo, 'sti bottoni sono davvero inquietanti.
Certo,
alla fine tutto finisce bene, però non è così facile arrivarci e
le illustrazioni di Dave McKean (sì, perché è un romanzo
illustrato) non facilitano le cose, contribuendo ad aumentare le
tensione...
Da
questo romanzo anche un Cartone Animato, davvero carino e angosciante
sin dai credits iniziali, e un fumetto...
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