IL
RAPIMENTO
Oggi
non mi sento ispirata per scrivere alcunché, ed in effetti
ultimamente sono un po' alla frutta... Indi, soluzione pigra: si
ricicla un vecchio disegno e si spendono due parole in merito: et
voilà!
Mu,
il soggetto (come quasi sempre) è tratto da un quadro del
Romanticismo, forse di un autore inglese... Il formato è più grande
del solito, in quanto non è un normale F2 (album da disegno
standard), ma un F4 (“album raddoppiato”)... (N.B. linguaggio
approssimativo). Quando il Mio Perfido Marito lo ha scannerizzato,
quindi, non ha potuto procedere in un'unica tranche, per cui i colori
risultano leggermente pasticciati nei punti di congiunzione. Amen.
A
parte questo, il disegno risale all'infanzia del Ragno che mi
chiedeva sempre: “Dove la portano?”, riferendosi alla povera
fanciulla. La risposta cambiava secondo la giornata (troppa noia
rispondere sempre la stessa cosa ad un bambino “iperdomandifero”),
indi non so quale sia il suo destino, esattamente... Se devo decidere
secondo il mio umore di questi stressanti giorni: al macello! Dove le
sue braccine ciccioline e il suo pancino rotondetto verranno
affettate e aromatizzate con erba cipollina per nutrire il popolo
fatato. Oh yeah! Ma chissà, può darsi che il cavalierelefante sullo
sfondo la salvi... O qualche buffa creatura, magari...
Guarda che nessuno ti obbliga a scrivere!!! Il capo di te stessa sei tu: se non trovi l'ispirazione o la voglia di scrivere, non farlo!
RispondiEliminaPer fare male una cosa, è meglio non farla, giusto? ;)
Grazie, ma se prendo un impegno lo assolvo, specie se è un impegno con me stessa. E poi, anche se mi lamento (e lamentarmi mi piace), scrivere mi diverte sempre ed è comunque una valvola di sfogo. Senza contare che amo contraddirmi... Bau! P.S. E comunque mica ho scritto male!!! Gné! Gnè! :-)
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