RED
LIGHTS
(2012)
La
voglia di recensire questo film mi è venuta dopo aver letto il post
del Mio Perfido Marito (Delittando, 28 novembre 2013), essenzialmente
per contraddirlo. Perciò, magari, prima leggete il suo sproloquio e
dopo il mio.
Comunque,
brevemente: Cillian Murphy (fisico) e Sigourney Weaver
(parapsicologa) studiano i fenomeni paranormali allo scopo di
smentirli, perché, parafrasando la razionale dottoressa Matheson (la
Weaver): ”O credi che il fenomeno sia vero, o credi che noi non ti
scopriremo. In entrambi i casi, sbagli”. Questa, dunque, la base di
partenza: scientifica, razionale, empirica. Eppure, Simon Silver
(Robert de Niro), cieco, ricco e con un largo seguito di pubblico,
una volta è riuscito a farla dubitare e a metterla in difficoltà.
In qualche modo ci riesce anche oggi, dopo che, a distanza di 30
anni, decide di tornare alla ribalta. Cillian Murphy, però, è
deciso a trovare il trucco... Anche se... Arrivano uccelli morti e
strane, inquietanti visioni...
Ebbene,
il film è davvero interessante! Ho apprezzato l'inizio intelligente
(maledetta parrucchiera!), l'approccio scientifico contrapposto alle
suggestioni paranormali e al nostro bisogno di credere, i cambi di
registro, i volatili morti, il ritmo in crescendo... I protagonisti,
poi, sono tutti interessanti, multidimensionali, e la trama ben
costruita, anche se, è vero, a tratti un po' confusionaria. Ma
pazienza, peccato veniale. Il finale stratosferico sistema tutto, e
non è sleale, neanche un po', perché gli indizi c'erano dal
principio (specie la donna per strada). Non è (come insinua My
Movie) un voler sorprendere a tutti i costi lo spettatore, al
contrario, io penso che la trama sia coerente e sia stata ab initio
pensata attorno al finale, che, oltretutto, completa il doloroso
percorso conoscitivo intrapreso dal personaggio di C. Murphy nel
momento stesso in cui ha cominciato a contrapporsi al suo mentore, la
dottoressa Matheson. Non un capolavoro, magari, ma indubbiamente una
pellicola di discreta fattura!
In
quanto al Mio Perfido Marito:
1)
Cillian Murphy non esce male dal confronto con De Niro!!!, anzi, per
il ruolo è perfetto: fragile e vulnerabile, nella stessa misura in
cui decide di sfoderare le unghie e combattere. Tormentato,
intelligente, con occhioni spiazzanti e “cucciolosi”. Applauso e
ovazione!!!
Certo,
il nostro diletto dà il meglio di sé in ruoli ambigui (come lo
Spaventapasseri in “Batman Begins”), o “eroici” (come in “28
giorni dopo”), però è sempre delizioso... Anche in “Red Eyes”,
dove comunque è pericoloso e perverso anche solo il suo sguardo!!!
2)
Chi se ne cale se è un horror o un thriller!? Trovo detestabile
doversi per forza radicare ad un genere: meglio i mix!!!
3)
Adoro quando la scena diventa troppo frenetica...
4)
Mi rendo conto che la tua recensione è molto più professional della
mia... Va mu, io ci metto più pathos! Bax!!!
Nessun commento:
Posta un commento