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venerdì 6 dicembre 2013

Finale stratosferico


RED LIGHTS
(2012)

 
La voglia di recensire questo film mi è venuta dopo aver letto il post del Mio Perfido Marito (Delittando, 28 novembre 2013), essenzialmente per contraddirlo. Perciò, magari, prima leggete il suo sproloquio e dopo il mio.

Comunque, brevemente: Cillian Murphy (fisico) e Sigourney Weaver (parapsicologa) studiano i fenomeni paranormali allo scopo di smentirli, perché, parafrasando la razionale dottoressa Matheson (la Weaver): ”O credi che il fenomeno sia vero, o credi che noi non ti scopriremo. In entrambi i casi, sbagli”. Questa, dunque, la base di partenza: scientifica, razionale, empirica. Eppure, Simon Silver (Robert de Niro), cieco, ricco e con un largo seguito di pubblico, una volta è riuscito a farla dubitare e a metterla in difficoltà. In qualche modo ci riesce anche oggi, dopo che, a distanza di 30 anni, decide di tornare alla ribalta. Cillian Murphy, però, è deciso a trovare il trucco... Anche se... Arrivano uccelli morti e strane, inquietanti visioni...

Ebbene, il film è davvero interessante! Ho apprezzato l'inizio intelligente (maledetta parrucchiera!), l'approccio scientifico contrapposto alle suggestioni paranormali e al nostro bisogno di credere, i cambi di registro, i volatili morti, il ritmo in crescendo... I protagonisti, poi, sono tutti interessanti, multidimensionali, e la trama ben costruita, anche se, è vero, a tratti un po' confusionaria. Ma pazienza, peccato veniale. Il finale stratosferico sistema tutto, e non è sleale, neanche un po', perché gli indizi c'erano dal principio (specie la donna per strada). Non è (come insinua My Movie) un voler sorprendere a tutti i costi lo spettatore, al contrario, io penso che la trama sia coerente e sia stata ab initio pensata attorno al finale, che, oltretutto, completa il doloroso percorso conoscitivo intrapreso dal personaggio di C. Murphy nel momento stesso in cui ha cominciato a contrapporsi al suo mentore, la dottoressa Matheson. Non un capolavoro, magari, ma indubbiamente una pellicola di discreta fattura!

In quanto al Mio Perfido Marito:

1) Cillian Murphy non esce male dal confronto con De Niro!!!, anzi, per il ruolo è perfetto: fragile e vulnerabile, nella stessa misura in cui decide di sfoderare le unghie e combattere. Tormentato, intelligente, con occhioni spiazzanti e “cucciolosi”. Applauso e ovazione!!!

Certo, il nostro diletto dà il meglio di sé in ruoli ambigui (come lo Spaventapasseri in “Batman Begins”), o “eroici” (come in “28 giorni dopo”), però è sempre delizioso... Anche in “Red Eyes”, dove comunque è pericoloso e perverso anche solo il suo sguardo!!!

2) Chi se ne cale se è un horror o un thriller!? Trovo detestabile doversi per forza radicare ad un genere: meglio i mix!!!

3) Adoro quando la scena diventa troppo frenetica...

4) Mi rendo conto che la tua recensione è molto più professional della mia... Va mu, io ci metto più pathos! Bax!!!

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