MISFITS
Vale
a dire “disadattati”, vale a dire una delle Serie Tv più
divertenti, graffianti e politicamente scorrette degli ultimi anni:
cinque ragazzi/e alle prese con i servizi sociali in seguito alla
commissione di piccoli crimini... Solo che, dopo un misterioso
temporale (faccenda risolta sbrigativamente e liquidata in due
minuti), tutti assumono bizzarri superpoteri (per dire, Alisha ha
quello di “farsi stuprare”!), e con tutti intendo non solo i
protagonisti, ma anche mezza città, che, in un modo o nell'altro, si
troverà ad avere a che fare con loro...
Squisitamente
inglese, priva della tipica patinatura americana, con personaggi
fisicamente bruttarelli, oscenamente sboccati e disperatamente
scalcagnati (ma tanto più interessanti e realistici per questo!), è
davvero, davvero, una strepitosa ventata di freschezza e di ghignate!
A
poco a poco ci si affeziona ad ognuno, mentre i ragazzi, da individui
diffidenti, si trasformano in un gruppo affiatato, e quindi in amici,
sebbene all'inizio sembrino uno più sgradevole dell'altro e
decisamente male assortiti. I più interessanti sono Nathan (il
“peggiore” in assoluto, con la lingua troppo lunga, il potere
dell'immortalità e una totale mancanza di rispetto per il mondo,
anche se non è poi così pessimo, in fondo... Ma bisogna grattare
parecchio per accorgersene), Kelly (telepatica, brusca, schietta.
Splendidamente tamarra!), e Simon (timido e introverso, malatino di
mente e disturbato di brutto, col potere dell'invisibilità... ma nel
corso della serie si evolverà completamente, cambiando come persona
e come personaggio. In coppia con Nathan – che lo chiama Barry –
fa scintille, suo malgrado.)
I
dialoghi sono meravigliosi, se non ci si scandalizza per il
turpiloquio, e le prime due stagioni, quelle con i protagonisti
originali, sono senz'altro le più belle. C'è almeno una puntata
(“lattocinesi” docet) che mi ha provocato lesioni ai muscoli
facciali a furia di sganasciarmi.
Andando
avanti alcuni personaggi si perdono fino a che il cast non viene
integralmente rinnovato. Anche i nuovi protagonisti sono apprezzabili
e il telefilm si mantiene su un buon livello (benché qualche pecca
ci sia, un paio di episodi meno azzeccati, qualche incongruenza a
livello di coerenza narrativa...), però io continuo a desiderare il
ritorno a sorpresa di Simon e soci.
Da
segnalare l'irresistibile webepisodio “Vegas baby!” con Nathan
come protagonista (spassosissima la scena in cui si fa uscire un
coniglio dal... ehm e la conclusione che lo vede alle prese con Rudy,
“quello nuovo”).
La
serie è ad episodi, ma è legata dalla continuity che ruota attorno
a involontari omicidi (gli assistenti sociali hanno il triste vizio
di fare una brutta fine...). Non mancano però vecchiette vogliose,
scene di masturbazione, magari in coppia, sociopatici, droghe e
violenza. Ma lungi dal rimanere sempre uguale a se stesso, il
telefilm muta frequentemente le regole del gioco, inclusi i poteri
dei personaggi.
In
Italia sono arrivate su Sky le prime quattro stagioni... Resto dunque
in trepida attesa della quinta ed ultima, che dovrebbe essere
imminente!
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