IL
NATALE
Non
abbiamo mai avuto un buon rapporto, io e questa festa: l'ho sempre
trovata il top dell'ipocrisia e della noia, e ho sempre cordialmente
detestato il grassone vestito di rosso, le stupide illuminazioni, la
programmazione televisiva particolarmente deprimente (quando guardavo
la Tv)... Perché?
E'
la domanda che mi ha posto il Mio Perfido Marito (dandomi del Grinch)
quando ci siamo conosciuti: lui adora il Natale! E, in effetti,
scavando dentro di me, non è che proprio abbia trovato una risposta,
in fondo mica siamo tutti ipocriti (che mi importa delle vecchie
farisee?) e, in generale, la mia famiglia ha sempre vissuto la
festività come un'occasione per stare insieme, mangiare con
godimento, e (noi giovinastri) agire da elementi disturbatori... E
poi, a rifletterci, adoro le vacanze (quest'anno non le ho, sigh!),
mi piace ricevere regali e anche farli, quando sono sentiti (quindi,
nel mio caso, in 15 casi su 16)... Per il resto, va be', non amo il
panettone (a meno che sia di pasticceria), il cadavere di abete
decorato, gli auguri meccanici, però... Però non tutti gli auguri
lo sono, il Presepe è una goduria (di norma in quello a casa dei
miei il Ragno inserisce soldatini, dinosauri, e il trenino elettrico)
e alcune tradizioni natalizie (le slinguate sotto il vischio, ad
esempio) sono simpatiche... Quindi???
Quindi
mi sono autopsicoanalizzata e ho trovato almeno due nodi gordiani
risalenti all'infanzia...
Il
primo è un sogno ricorrente che facevo sempre nel mese di
dicembre... Premettendo che da piccula, sotto certi aspetti, ero
vergognosamente viziata (sotto altri profili il clima era da lager)
ed in più, avendo schiavizzato i miei fratellini (Chiccachu e
Androide, il Ragno è arrivato molto dopo), ricevevo il triplo dei
regali previsti perché la regola era che tutto era mio (lo so, ero
un mostro)... Ecco, il sogno che facevo era questo: Gesù Bambino,
povero e denutrito nella stalla, mi diceva: “oggi è il mio
compleanno... perché i regali li ricevi tu? Perché a me niente?
Perché?”. Era un supplizio. Mi svegliavo di soprassalto mezza
terrorizzata. A pensarci ex post, direi che covavo un certo senso di
colpa... Del resto avevo l'ansia di finire all'Inferno e a otto anni
temevo di fare la Comunione perché pensavo che dopo l'assoluzione
dei peccati non avrei dovuto commetterne altri, se avessi voluto
salvare la mia anima. E io li volevo commettere! Quindi ero
perduta...
Il
secondo è un tema che capitommi in quinta elementare. Il titolo era:
“Perché mi piace il Natale”. Ebbene, io ero piuttosto brava a
scuola, i temi erano la mia specialità e avevo un'adorazione per la
maestra... Ma pensavo che quel compito fosse una specie di
supercazzola e così, il mio svolgimento, era stato un miserabile:
“Perché è la nascita di Gesù Bambino”. Due righe due per
espiare i miei incubi e per guadagnarmi il diritto di trascorrere il
pomeriggio a giocare e a intossicarmi di cartoni animati (il mio tema
medio viaggiava sulle sette-otto pagine).
L'indomani,
in classe, orrore! I miei compagni, che di norma producevano due
paginette striminzite, si erano profusi in descrizioni, in racconti,
in tradizioni familiari, toccando mediamente le quindici-venti
pagine. Ecco perché la maestra aveva assegnato il compito con due
settimane d'anticipo! My God! Che vergogna!
Non
ricordo come fosse andata esattamente, ma il mio imbarazzo, prima e
durante la consegna dei quaderni, quello non lo scorderò mai...
Va
mu.
BUON
NATALE A TUTTI!
P.S.
Spero
che Babbo Natale si fratturi le gambe e finisca bruciato nel camino!
Adesso ci manca solo che babbo natale "si fratturi le gambe"!
RispondiEliminaVabbè, AUGURI!
Auguri e vabbè a te! Ma più auguri!
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