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venerdì 13 dicembre 2013

Forte, sanguinante, doloroso.


NON TI MUOVERE
di Margaret Mazzantini

 
Lo stile di quest'autrice è incredibile! Usa tutte le parole del vocabolario, più quelle che non ci sono, e lo fa con un'incisività totale e perfetta! Riesce ad essere elegante anche mentre è volgare e la carta vibra mentre la leggi e ti si imprime nel cuore, ti ferisce, ti ammalia, donandoti la perfetta contezza di ogni sentimento, sensazione, pensiero... Nessuno in Italia scrive così, e se devo affidarmi alle traduzioni, neanche all'estero!

Per il resto, questo è davvero un bel libro. Forte, sanguinante, doloroso. Mi sono piaciuti sia trama che personaggi, ma se l'autrice fosse stata diversa, non so se l'avrei apprezzato in ugual modo. Sarebbe stato un drammone insulso, probabilmente, con troppa sofferenza per poter essere digerito.

Invece, composto dalla Mazzantini, ti scava dentro, ma senza facilonerie, senza banalità, perché ti fa sentire il sapore della vita e della morte e tu ti ci riconosci come essere umano, non importa se non hai vissuto quelle stesse esperienze. Perché le stai vivendo ora. Non importa che tu sia una persona completamente diversa. Ora la tua realtà è il libro.

Una storia d'amore bellissima, struggente, malata, crudele, piena di assurde storture... In quattro parole: il padre chirurgo si confessa alla figlia quindicenne in coma rivelando se stesso (e quello che avrebbe potuto essere se il destino glielo avesse permesso) attraverso un segreto perduto nei meandri della sua “giovinezza”, ma mai sopito, mai messo davvero da parte.

Può non sembrare granché come storia, ma affrontarla cambia le cose: ci sono colpi di scena, il personaggio di Italia, le descrizioni...

Ed è così inaspettatamente duro, così spietato.

Lo consiglio, davvero.

Uno dei pochi casi letterari che hanno davvero ragione di essere tali e che non sono solo frutto del caso o di un'operazione commerciale.

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