NON
TI MUOVERE
di Margaret Mazzantini
Lo
stile di quest'autrice è incredibile! Usa tutte le parole del
vocabolario, più quelle che non ci sono, e lo fa con un'incisività
totale e perfetta! Riesce ad essere elegante anche mentre è volgare
e la carta vibra mentre la leggi e ti si imprime nel cuore, ti
ferisce, ti ammalia, donandoti la perfetta contezza di ogni
sentimento, sensazione, pensiero... Nessuno in Italia scrive così, e
se devo affidarmi alle traduzioni, neanche all'estero!
Per
il resto, questo è davvero un bel libro. Forte, sanguinante,
doloroso. Mi sono piaciuti sia trama che personaggi, ma se l'autrice
fosse stata diversa, non so se l'avrei apprezzato in ugual modo.
Sarebbe stato un drammone insulso, probabilmente, con troppa
sofferenza per poter essere digerito.
Invece,
composto dalla Mazzantini, ti scava dentro, ma senza facilonerie,
senza banalità, perché ti fa sentire il sapore della vita e della
morte e tu ti ci riconosci come essere umano, non importa se non hai
vissuto quelle stesse esperienze. Perché le stai vivendo ora. Non
importa che tu sia una persona completamente diversa. Ora la tua
realtà è il libro.
Una
storia d'amore bellissima, struggente, malata, crudele, piena di
assurde storture... In quattro parole: il padre chirurgo si confessa
alla figlia quindicenne in coma rivelando se stesso (e quello che
avrebbe potuto essere se il destino glielo avesse permesso)
attraverso un segreto perduto nei meandri della sua “giovinezza”,
ma mai sopito, mai messo davvero da parte.
Può
non sembrare granché come storia, ma affrontarla cambia le cose: ci
sono colpi di scena, il personaggio di Italia, le descrizioni...
Ed
è così inaspettatamente duro, così spietato.
Lo
consiglio, davvero.
Uno
dei pochi casi letterari che hanno davvero ragione di essere tali e
che non sono solo frutto del caso o di un'operazione commerciale.
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