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mercoledì 5 marzo 2014

Crudeltà ed efferatezze


LA CASA DEGLI SPIRITI
di Isabel Allende

Romanzo stupendo sulla storia di una famiglia, di un paese, e di tre generazioni di donne, Clara, Blanca e Alba (tutti nomi che evocano il bianco), le cui vite sono determinate dall'amore e si mescolano alla Storia. Quella del Cile, che, oltre al resto, ha visto un colpo di Stato e la dittatura. E la nostra Isabel, la nostra scrittrice, di cognome fa Allende, come Salvator Allende, il presidente deposto. Non viene speso il suo nome, ma non serve: menzionare il Presidente è sufficiente, come è sufficiente indicare Il Poeta per capire che si tratta di Neruda.

Crudeltà ed efferatezze non ci vengono risparmiate, né ci vengono risparmiate la paura, il dolore, la violenza. E questo sin dal principio, non c'è bisogno di arrivare al colpo di Stato. Ci basta vedere Esteban Trueba, il marito di Clara, che stupra le contadine o che picchia la sorella.

Ma ci sono anche elementi soprannaturali, fatti di luce, di visioni, atmosfere esoteriche, preveggenza ed empatia. E i fantasmi, gli spiriti, che spesso tornano a salutare. Che si aggirano per casa, confondendosi con le ombre, che non sono tangibili, ma che ci confortano, ci ricordano, sono qui per noi.

E c'è l'amore, possessivo o disinteressato, generoso o egoista, non sempre assoluto, e c'è il silenzio, volontario o imposto, come arma o come sconfitta, placido o tragico. E c'è l'odio e sempre c'è una ragione per odiare.

Perché se tu violenti le contadine, è possibile che tuo figlio illegittimo si vendichi di tua nipote, svariati anni dopo.

Perché ogni azione ha una conseguenza, anche se a volte sa aspettare per innescarsi.

Tra tutte la vicenda più intensa è quella di Alba, la più difficile, la più coraggiosa, mentre la storia di Blanca mi ha coinvolta meno, arrivando a deludermi in qualche suo sviluppo. Alla fine sembra l'ennesima versione di Romeo e Giulietta senza però lo stesso impeto, la stessa assolutezza di sentimenti (che peraltro, proprio per questo, risulta più originale e più realistica).

Molti sono i personaggi interessanti, al di là delle protagoniste: il dispotico Esteban Trueba, l'infelice Férula (sua sorella), Jaime, fratello di Blanca...

Un romanzo notevole, con una forte carica politica, e una ancora più forte componente umana, in perfetto equilibrio tra le passioni terrene e la realtà eterea degli spiriti.

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