LA
CASA DEGLI SPIRITI
di Isabel Allende
Romanzo
stupendo sulla storia di una famiglia, di un paese, e di tre
generazioni di donne, Clara, Blanca e Alba (tutti nomi che evocano il
bianco), le cui vite sono determinate dall'amore e si mescolano alla
Storia. Quella del Cile, che, oltre al resto, ha visto un colpo di
Stato e la dittatura. E la nostra Isabel, la nostra scrittrice, di
cognome fa Allende, come Salvator Allende, il presidente deposto. Non
viene speso il suo nome, ma non serve: menzionare il Presidente è
sufficiente, come è sufficiente indicare Il Poeta per capire che si
tratta di Neruda.
Crudeltà
ed efferatezze non ci vengono risparmiate, né ci vengono risparmiate
la paura, il dolore, la violenza. E questo sin dal principio, non c'è
bisogno di arrivare al colpo di Stato. Ci basta vedere Esteban
Trueba, il marito di Clara, che stupra le contadine o che picchia la
sorella.
Ma
ci sono anche elementi soprannaturali, fatti di luce, di visioni,
atmosfere esoteriche, preveggenza ed empatia. E i fantasmi, gli
spiriti, che spesso tornano a salutare. Che si aggirano per casa,
confondendosi con le ombre, che non sono tangibili, ma che ci
confortano, ci ricordano, sono qui per noi.
E
c'è l'amore, possessivo o disinteressato, generoso o egoista, non
sempre assoluto, e c'è il silenzio, volontario o imposto, come arma
o come sconfitta, placido o tragico. E c'è l'odio e sempre c'è una
ragione per odiare.
Perché
se tu violenti le contadine, è possibile che tuo figlio illegittimo
si vendichi di tua nipote, svariati anni dopo.
Perché
ogni azione ha una conseguenza, anche se a volte sa aspettare per
innescarsi.
Tra
tutte la vicenda più intensa è quella di Alba, la più difficile,
la più coraggiosa, mentre la storia di Blanca mi ha coinvolta meno,
arrivando a deludermi in qualche suo sviluppo. Alla fine sembra
l'ennesima versione di Romeo e Giulietta senza però lo stesso
impeto, la stessa assolutezza di sentimenti (che peraltro, proprio
per questo, risulta più originale e più realistica).
Molti
sono i personaggi interessanti, al di là delle protagoniste: il
dispotico Esteban Trueba, l'infelice Férula (sua sorella), Jaime,
fratello di Blanca...
Un
romanzo notevole, con una forte carica politica, e una ancora più
forte componente umana, in perfetto equilibrio tra le passioni
terrene e la realtà eterea degli spiriti.
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