LA
REGINA DELLA ROSA BIANCA
di Philippa Gregory
Un
romanzo che ci mostra quanto pesante sia la corona, per la Regina,
ancor più che per il Re, quanto precario sia il potere e come
difficile sia conservarlo, tra intrighi, cospirazioni e capricci
della fortuna, quali e quanti sacrifici richieda l'ambizione, e come
le donne, un tempo, fossero destinate ad essere pedine di scambio e a
pagare lo scotto più altro nel caso di ascesa al potere (e il
riferimento non è solo alla sovrana).
Al
contempo ci insegna che una donna intelligente e determinata spesso
resta in ombra, ma di fatto riveste un ruolo molto più importante di
quello che le è stato attribuito, perché alla fin fine è lei che
muove i fili nel buio, che decide le sorti della sua famiglia, ma
anche del Paese.
Siamo
dinanzi ad una ricostruzione storica appassionata, narrataci dal
punto di vista della Regina, Elisabetta Woodville, moglie (per caso e
a dispetto di ogni pronostico) di Edoardo IV Plantageneto, che quindi
esprime una sensibilità profondamente femminile, in tutta la sua
forza e la sua dolcezza. La vediamo crescere, acquisire esperienza e
consapevolezza di sé, la vediamo crucciarsi e soffrire, la vediamo
combattere facendo ricorso a tutte le sue doti...
In
questa versione, decisamente romanzata e libera, tra le risorse di
Elisabetta, non ci sono solo la bellezza e il carattere, ma anche la
magia, in qualità di erede di Melusina. Non poteri sconfinati,
tuttavia, e non senza un prezzo...
La
storia (e la Storia) e i personaggi sono diversi da quelli che ci
propone Shakespeare nelle tre parti dell'Enrico VI (o meglio nelle
ultime due) e nel Riccardo III. Qui sono più sfaccettati, più
fragili, più umani. Diverso il destino che spetterà ai due piccoli
Principi, figli di Edoardo. Diverso, e assai più complesso,
Riccardo, suo fratello. E proprio non si può ignorare che a scrivere
sia una donna...
La
prosa, comunque, è molto scorrevole, incalzante, benché
descrittiva, anche quando si sofferma sugli stati d'animo della
protagonista, seppur non sia al livello dei precedenti romanzi che ho
letto di quest'autrice, ed in particolare de “L'altra donna del Re”
(post 17/9/13), su Anna Bolena, decisamente più vivaci.
Qua
e là sembrano esserci dei buchi narrativi, ma sono solo apparenti.
Questo è solo uno dei romanzi dedicati alla cosiddetta “Guerra dei
Cugini”, altrimenti detta “Guerra delle Due Rose”: quella
Bianca degli York e quella Rossa dei Lancaster, in lotta per il trono
d'Inghilterra... Altri vanno ad affiancarsi ed a integrare la materia
del libro in oggetto, e in particolare “La regina della Rosa
Rossa”, incentrato su Margaret Beaufort, e “La futura regina”,
che ha per protagonista Anna Neville, e che si svolgono parzialmente
in parallelo.
Non
li ho ancora letti, ma nel caso terrò tutti informati! Nonostante la
ricostruzione storica accurata non sono per nulla impegnativi e
risultano un piacevole svago.
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