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lunedì 24 marzo 2014

Un piacevole svago


LA REGINA DELLA ROSA BIANCA
di Philippa Gregory

 
Un romanzo che ci mostra quanto pesante sia la corona, per la Regina, ancor più che per il Re, quanto precario sia il potere e come difficile sia conservarlo, tra intrighi, cospirazioni e capricci della fortuna, quali e quanti sacrifici richieda l'ambizione, e come le donne, un tempo, fossero destinate ad essere pedine di scambio e a pagare lo scotto più altro nel caso di ascesa al potere (e il riferimento non è solo alla sovrana).

Al contempo ci insegna che una donna intelligente e determinata spesso resta in ombra, ma di fatto riveste un ruolo molto più importante di quello che le è stato attribuito, perché alla fin fine è lei che muove i fili nel buio, che decide le sorti della sua famiglia, ma anche del Paese.

Siamo dinanzi ad una ricostruzione storica appassionata, narrataci dal punto di vista della Regina, Elisabetta Woodville, moglie (per caso e a dispetto di ogni pronostico) di Edoardo IV Plantageneto, che quindi esprime una sensibilità profondamente femminile, in tutta la sua forza e la sua dolcezza. La vediamo crescere, acquisire esperienza e consapevolezza di sé, la vediamo crucciarsi e soffrire, la vediamo combattere facendo ricorso a tutte le sue doti...

In questa versione, decisamente romanzata e libera, tra le risorse di Elisabetta, non ci sono solo la bellezza e il carattere, ma anche la magia, in qualità di erede di Melusina. Non poteri sconfinati, tuttavia, e non senza un prezzo...

La storia (e la Storia) e i personaggi sono diversi da quelli che ci propone Shakespeare nelle tre parti dell'Enrico VI (o meglio nelle ultime due) e nel Riccardo III. Qui sono più sfaccettati, più fragili, più umani. Diverso il destino che spetterà ai due piccoli Principi, figli di Edoardo. Diverso, e assai più complesso, Riccardo, suo fratello. E proprio non si può ignorare che a scrivere sia una donna...

La prosa, comunque, è molto scorrevole, incalzante, benché descrittiva, anche quando si sofferma sugli stati d'animo della protagonista, seppur non sia al livello dei precedenti romanzi che ho letto di quest'autrice, ed in particolare de “L'altra donna del Re” (post 17/9/13), su Anna Bolena, decisamente più vivaci.

Qua e là sembrano esserci dei buchi narrativi, ma sono solo apparenti. Questo è solo uno dei romanzi dedicati alla cosiddetta “Guerra dei Cugini”, altrimenti detta “Guerra delle Due Rose”: quella Bianca degli York e quella Rossa dei Lancaster, in lotta per il trono d'Inghilterra... Altri vanno ad affiancarsi ed a integrare la materia del libro in oggetto, e in particolare “La regina della Rosa Rossa”, incentrato su Margaret Beaufort, e “La futura regina”, che ha per protagonista Anna Neville, e che si svolgono parzialmente in parallelo.

Non li ho ancora letti, ma nel caso terrò tutti informati! Nonostante la ricostruzione storica accurata non sono per nulla impegnativi e risultano un piacevole svago.

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