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sabato 8 marzo 2014

Piacevolmente suggestivo


TRON LEGACY
di Joseph Kosinski

(2010)


 
Posteriore a Tron di oltre vent'anni anni (quasi trenta), a me è piaciuto più dell'originale. D'accordo, è meno innovativo e non possiede lo stesso fascino vintage, l'inizio è lento e il protagonista risulta meno carismatico relegando Jeff Bridges (e ancora di più Bruce Boxleitner) nel ruolo del comprimario/cattivo. Anche i collegamenti col primo a tratti sono un po' artificiosi, pretestuosi, persino, poco plausibili, e Tron-personaggio diviene una figura marginale dal destino incerto, però...

Però chi se ne cale! In questo “secondo episodio” c'è più pathos, c'è più anima, i combattimenti e le sequenze in moto sono più coinvolgenti (alcune scene del predecessore ormai sono veramente datate, e quando i personaggi si scontrano in duelli mortali con il disco pare che giochino a tamburello, come direbbe il MPM) e ci sono alcune intuizioni geniali, dal sapore mistico-religioso (si vedano le ISO) e piacevolmente suggestive!!!

Non è un capolavoro e nel finale si perde un po', ma nel complesso è un film gradevole, che si guarda volentieri e che a tratti riesce ad emozionare. Anche la realizzazione grafica è notevole, con la preponderanza di neri al posto di bianchi, e l'eleganza minimale che domina ovunque, benché si senta la mancanza del tocco di Moebius, che aveva prestato la sua collaborazione nel Tron del 1982.

Concettualmente ho apprezzato la dottrina pseudo zen applicata al mondo (per me) asettico dell'informatica, che è addirittura riuscita a renderlo poetico e spirituale, la capacità inventiva, l'evoluzione dal sapore luciferino del personaggio di CLU, anche se il protagonista Garrett Hedlund è, ahimè, il classico belloccio senza quid... In compenso mi è piaciuta Quorra e – benché abbia una parte piccola e ripugnante – Castor, interpretato dall'ottimo Michael Sheen.

Il Mio Perfido Marito mi ha anche fatto notare la presenza dei Daft Punk nel ruolo di Dj muti nel locale di quest'ultimo... Devo ammettere che si integrano benissimo nel contesto e fanno tenerezza mentre si affannano ad adeguare le musiche agli avvenimenti. La loro colonna sonora, però, è sublime, magnificamente fusa con l'ambiente e le situazioni, con un qualcosa di magico e spesso di trascinante. Certo, se si sorvola sul fatto che sia un po' ripetitiva.

Discreto.

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