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martedì 25 marzo 2014

Un percorso stimolante


IL MUSEO IMMAGINATO –

IL SECOLO LUNGO DELLA MODERNITA'

di Philippe Daverio


Pseudo seguito de “Il Museo Immaginato”, ancora più bello, più ricco e più corposo del predecessore... Questa volta ci occupiamo del riordino urbanistico di una città ipotetica, e in particolare di una vecchia stazione ferroviaria, non più in uso... Affrontiamo brevemente le connesse difficoltà concrete e organizzative, anche economiche (come fare affinché il Museo possa rivelarsi un investimento autosufficiente e proficuo e non una macchina mangia soldi?), cerchiamo di capire come funziona il mercato dell'arte e ci chiariamo un po' di concetti e un po' di prospettive...

Tutto ciò è stuzzicante e divertente, ma la parte più bella inizia dopo (all'incirca a pagina 50), quando cominciamo davvero a parlare del “secolo lungo”, ossia dell'Ottocento, attraverso 600 splendide opere, suddivise per tematiche (di cui alcune inconsuete, come “il vapore”).

Devo dire che in questo caso la selezione artistica è stata ancora più vicina ai miei gusti, concedendo spazio al Simbolismo e a sezioni quali “La fuga dalla realtà”, in cui trovano posto i miei diletti Preraffaelliti, ma anche autori misconosciuti, come il “puffosissimo” Richard Dadd...

Per il resto, lo stile di Daverio è sempre lo stesso (e avendolo già descritto nel post che gli ho precedentemente dedicato, facilmente raggiungibile cliccando sui tag qui sotto, evito di indulgervi più del dovuto): amabile, ironico e frizzante, che ci erudisce strizzandoci l'occhio e solleticandoci lo spirito... Commenta i quadri, ma soprattutto si preoccupa di dar loro un contesto, rivelandoci, nel contempo, simpatiche curiosità. Ogni tanto si intrattiene in allegre digressioni “per maniaci” (dell'arredo, degli affari, della letteratura...), ma soprattutto ci aiuta a capire, e persino a respirare, “il secolo lungo”, evidenziandone il pensiero, le correnti, le distorsioni, e le numerose contraddizioni.

Un percorso stimolante, dunque, ma anche piacevole, talvolta un poco pepato, che ci farà venire voglia di approfondire e riscoprire l'arte, ma anche la storia, la letteratura e magari persino il folklore...

L'aspetto grafico è impeccabile e la “postf(r)azione” non mancherà di strapparci un sorriso, regalandoci però in cambio una promessa che mi auguro vedremo mantenuta...

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