IL
MUSEO IMMAGINATO –
IL
SECOLO LUNGO DELLA MODERNITA'
di
Philippe Daverio
Pseudo
seguito de “Il Museo Immaginato”, ancora più bello, più ricco e
più corposo del predecessore... Questa volta ci occupiamo del
riordino urbanistico di una città ipotetica, e in particolare di una
vecchia stazione ferroviaria, non più in uso... Affrontiamo
brevemente le connesse difficoltà concrete e organizzative, anche
economiche (come fare affinché il Museo possa rivelarsi un
investimento autosufficiente e proficuo e non una macchina mangia
soldi?), cerchiamo di capire come funziona il mercato dell'arte e ci
chiariamo un po' di concetti e un po' di prospettive...
Tutto
ciò è stuzzicante e divertente, ma la parte più bella inizia dopo
(all'incirca a pagina 50), quando cominciamo davvero a parlare del
“secolo lungo”, ossia dell'Ottocento, attraverso 600 splendide
opere, suddivise per tematiche (di cui alcune inconsuete, come “il
vapore”).
Devo
dire che in questo caso la selezione artistica è stata ancora più
vicina ai miei gusti, concedendo spazio al Simbolismo e a sezioni
quali “La fuga dalla realtà”, in cui trovano posto i miei
diletti Preraffaelliti, ma anche autori misconosciuti, come il
“puffosissimo” Richard Dadd...
Per
il resto, lo stile di Daverio è sempre lo stesso (e avendolo già
descritto nel post che gli ho precedentemente dedicato, facilmente
raggiungibile cliccando sui tag qui sotto, evito di indulgervi più
del dovuto): amabile, ironico e frizzante, che ci erudisce
strizzandoci l'occhio e solleticandoci lo spirito... Commenta i
quadri, ma soprattutto si preoccupa di dar loro un contesto,
rivelandoci, nel contempo, simpatiche curiosità. Ogni tanto si
intrattiene in allegre digressioni “per maniaci” (dell'arredo,
degli affari, della letteratura...), ma soprattutto ci aiuta a
capire, e persino a respirare, “il secolo lungo”, evidenziandone
il pensiero, le correnti, le distorsioni, e le numerose
contraddizioni.
Un
percorso stimolante, dunque, ma anche piacevole, talvolta un poco
pepato, che ci farà venire voglia di approfondire e riscoprire
l'arte, ma anche la storia, la letteratura e magari persino il
folklore...
L'aspetto
grafico è impeccabile e la “postf(r)azione” non mancherà di
strapparci un sorriso, regalandoci però in cambio una promessa che
mi auguro vedremo mantenuta...
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