I
CANI (E LE PERSONE)
Tra
tutti gli animali i cani sono quelli che mi piacciono meno: troppo
inflazionati, sbavanti e sopravvalutati. Per tacere di quelli piccoli
e isterici che paiono pantegane e non fanno che emettere ultrasuoni
che ti perforano i timpani. Ma guai a dirlo, i cani sono sacri! Si
possono ammazzare i ragni, mangiare i conigli, ma i cani... i cani
qui sono più venerati delle vacche in India!
Io
li trovo noiosi al cubo.
In
effetti, però, la colpa non è loro quanto piuttosto dei loro
svergognati (e spesso prepotenti) padroni, che, tanto per gradire,
sono i primi a propinarmi quelle battute stantie circa il mangiarsi
il mio coniglietto (mangiatevi il vostro Fido, stupidi barbari!). Ma
in fin dei conti se muore un cane bisogna stracciarsi le vesti, se
muore un bambino pazienza...
Ricordo
ancora quanta ansia quando, in quel di Tovo (un paesino
nell’entroterra di Pietra Ligure, dove tutti possiedono una
villetta e almeno un cane da guardia), sono stata accerchiata da un
pastore tedesco e un pastore maremmano, belli grossi e belli
ringhianti. Mi sono paralizzata sul posto, gridando aiuto. In capo a
cinque (eterni) minuti è intervenuta la padrona dalla finestra di un
palazzotto e mi ha detto di andare pure, che sono buoni. Le ho
chiesto se loro lo sapevano, di essere buoni. Quella non ha capito e
le due belve hanno continuato a girarmi intorno per altri cinque
(eterni) minuti snudando i denti. Ho invocato ancora aiuto, la donna
ha belato svogliatamente i nomi dei suoi molossi dalla finestra, come
a richiamarli. Loro l’hanno ignorata. A questo punto ho intimato
alla padrona di schiodare il deretano e venire a prenderseli,
diversamente si sarebbe beccata una bella denuncia (all’epoca avevo
quattordici anni e poca pazienza). Finalmente la donnaccia si è
degnata di muoversi. Brontolando.
Del
resto per i padroni i cani sono sempre buoni: lo ripeteva anche la
nostra vicina di casa in riferimento al suo mostro bianco (un Husky?
Non saprei, io avevo sì e no cinque anni, però ricordo che si
chiamava Fioccodineve, come l’agnellino di Heidi) quando abitavamo
(per il periodo invernale) ad Epinel, in Val d’Aosta… La signora
lo lasciava girare libero e un pomeriggio la bestiola ci aveva
bloccati per non so quanto nella neve, me, Mater, Androide e
Chiccachu (che all’epoca aveva poco più di un anno), ringhiando
spassionatamente finché, grazie al cielo, non si è stufato. Non so
quanto tempo ci avesse tenuti lì, ma era parso infinito. Quando
Mater, quella sera, ne aveva parlato con la padrona, quella aveva
minimizzato, trattando la mia povera genitrice con la condiscendenza
riservata ai meschini non possessori di cani, che esagerano sempre.
La settimana dopo esser partiti per tornare in Liguria Fioccodineve
ha azzannato uno sciatore che è morto dissanguato…
Ma
i padroni dei cani sono fantastici anche in altri ambiti: ad esempio
in tema di pipì! Un paio d’anni fa, nel budello di Alassio, una
vecchietta ha permesso al suo cagnolino di urinare sull’espositore
esterno di un negoziante. Quando questi è uscito, protestando che
ora gli toccava buttare la merce, l’anziana l’ha liquidato con un
:“E perché? E’ pipì santa! C’è bisogno di fare tante
storie?”.
Io
non le avrei fatte. L'avrei uccisa. E ancora gliene veniva, alla
strega.
Ma
in fondo di che mi lamento? Quando all'Università, mentre
aspettavamo alla fermata dell’autobus, un cagnetto ha fatto pipì
sullo zaino di una mia compagna, il padrone ha richiamato la bestiola
ed è scappato di corsa...
E
quelli che alle inaugurazioni con buffet fanno mangiare i loro
animali pulciosi sui cabaret con le cibarie, tenendo il muso proprio
sopra i vassoi? Blé!!!
Ancora
più irritanti i cerebrolesi che appena notano un cane cominciano a
squittire “Amore, quanto sei bello” parlando in falsetto. A
patto, certo, che ci sia anche un po' di pubblico.
Alcuni
fingono.
C’era
un mio conoscente che faceva tutte ‘ste moine del beep per il puro
bisogno di mettersi in mostra e quando credeva che nessuno lo
vedesse, magari, mollava un calcio alla povera creatura, che non gli
aveva fatto niente (per inciso, a me i cani non piacciono, ma li
rispetto, come rispetto chiunque).
D’altro
canto ci sono solo due persone, tra quelle che frequento
abitualmente, che amano davvero i cani più di tutti, Gian e la mia
S., e quando ne vedono uno non dicono niente, non strepitano, non si
atteggiano, non ostentano, ed evitano scene patetiche. Però gli
occhi gli si illuminano da dentro e di solito scappa loro un sorriso.
E’ bello vederli.
Ad
ogni modo non nego che qualche cane carino ci sia. Una volta ne ho
conosciuto uno di nome Greta, un Rottweiler, che in assoluto sono fra
i cani che mi fanno più paura. Con questo, però, va a sapere
perché, era stato amore a prima vista, tanto che la sera, mentre ero
ospite a casa di amici, Greta (che non so nemmeno di chi fosse) è
venuta a dormire con me, e siamo rimaste abbracciate tutte la notte.
Anche
se, per quel che mi riguarda, la palma del cucciolo più amoroso
spetterà sempre ad Ughetto, il precedente cagnolone di mia suocera.
Quando sono andata a mangiare da lei per non so che festività non
l’ho minimamente considerato, salvo che per un “ciao cane”
buttato lì per educazione. Ma quando me ne sono andata Ughetto ha
pianto disperato, seguendomi dal terrazzo. Come è possibile? Perché
era un patatone troppo dolce!!! Naturalmente mi sono sentita una
caccola, e da quella volta ho cercato di riservargli qualche
carezza...
You are a very bad person!!!
RispondiEliminaCerto che i ragni si possono uccidere! Anzi, è un obbligo morale!
Tutte quelle schifose bestiacce possono essere tranquillamente spiaccicate!
E i conigli con pinoli e olive sono una prelibatezza!
Nessun animale è paragonabile a un cane sul piano dell'effetto e della bontà!
Te ne sei resa conto tu stessa con il piccolo Ugo.
Brucerai all'inferno per questo post!!! ;)
Le persone cattive sono le più interessanti!!!
RispondiEliminaI Ragni non si devono uccidere!!! Sono belli, antichi, industriosi e portano fortuna! E, salvo rare eccezioni, non sono per nulla aggressivi!
Mu, dici così solo perché non hai mai assaggiato coscia di labrador con rosmarino... O petto di bassotto alla salsa di mirtilli! O pastore tedesco alla cacciatora! Squisitissimi!!! Quindi sulla bontà ti do ragione ;)!
Scherzi a parte, mi dispiace ma io non credo che gli animali debbano essere considerati in quanto razza, ma in qualità di individui. Alcuni cani sono adorabili, altri no. E spesso il no dipende dai padroni (idem per i conigli). Quello che mi infastidisce è questo diffuso amore per i cani a scapito degli altri animali: dogmatico, fanatico, ostentato (e sovente ipocrita). Non ce l'ho con te, ma con l'umanità in generale.
Bau!
P.S.
Lo sai quel che dice Oscar Wilde sull'Inferno, vero? Che è preferibile per la compagnia ;) ... Magari ci si vede lì, o aracnicida!