ALICE
NEL MONDO OLTRE LO SPECCHIO
di Lewis Carroll
Il
seguito di Alice nel Paese delle Meraviglie. E forse sì, prima avrei
dovuto recensire quello, ma per quanto siano simili, e la
protagonista sia la stessa, solo di sei mesi più vecchia... Be', il
Mondo oltre lo specchio mi piace molto, molto di più. E per la
cronaca, se siete degli estimatori della Alice disneyana, sappiate
che il cartone animato in questione, al di là del titolo, trae
ispirazione da entrambi i romanzi (Tweedledum e Tweedledee – alias
Pinco Panco e Panco Pinco – e il giardino dei fiori parlanti si
incontrano qui), aggiungendoci come sempre del suo...
Dunque
la domanda è: a che cosa è dovuta la mia preferenza?
Ad
un milione di motivi!!!
Intanto,
concettualmente, preferisco gli scacchi alle carte: nel Mondo delle
meraviglie c'è la Regina di Cuori, qui abbiamo la Regina Rossa e la
Regina Bianca, meno conosciute ma più ermetiche... Anche se il tema
che più mi affascina è il sogno del Re Rosso (che ha insieme
qualcosa di magico e di terrorizzante, che però rimane sotto la
pelle) e il dilemma che racchiude, ovvero: chi sta sognando chi?
Poi
c'è la faccenda del mondo alla rovescia, dove bisogna credere
nell'impossibile e ribaltare tutto, perché ha senso solo ciò che
non ce l'ha... Insomma, oltre lo specchio mi sento proprio a casa
mia!
In
più ci sono alcuni personaggi che trovo irresistibili, come Humpty
Dumpty e l'Unicorno (splendido lo scambio di battute che ha con lui
Alice), benché senta la mancanza del gatto del Cheshire (lo Stegatto
Astratto)...
I
proverbi, le filastrocche, i dialoghi non-sense (che spesso di sense
ne hanno anche troppo, se ci si sofferma un momento) sono presenti in
entrambe le opere, ma qui mi sembrano racchiudere più significati,
più allusioni...
E
forse, in realtà, il punto principale è proprio questo: per quanto
tutti e due i romanzi siano stati etichettati come “per l'infanzia”
e invero non lo sia nessuno dei due (un bambino può apprezzarli, può
divertirsi, ma dubito sia in grado di coglierne davvero il sotto
testo, che per giunta è pluristratificato), il seguito cela in sé
qualcosa di più profondo, di più ambiguo, che si nasconde bene fra
le pieghe della storia bizzarra e tra i personaggi strambi e che fa
capolino ogni tanto sussurrando qualcosa di grigio, che a tratti
sembra strisciare... Perché, per parafrasare Ray Bradbury, non si sa
mai che cosa nuota davvero dentro uno specchio...
Insomma,
per quanto nemmeno il Mondo delle Meraviglie sia privo di ombre, ho
l'impressione che oltre lo specchio ce ne siano parecchie di più...
P.S.
Eccezionali
le illustrazioni di John Tenniel! Mi spiaceva non menzionarle:
comunque sono presenti in entrambe le opere!
Nessun commento:
Posta un commento