UOVA
DI PASQUA...
Non
importa se abbiamo la casa piena di uova pasquali (in eccesso
rispetto al nostro fabbisogno) e io la vigilia spasimo perché bramo
nutrirmi di cioccolato... Le uova si aprono a Pasqua! Non un minutino
prima! E pazienza se poi non sapremo dove metterci i Kinder &
Company e finiremo col trascinarci scatole piene di frammenti di
cioccolato fino all'estate (e fino alla nausea)... Prima della
mattina di Pasqua le uova non si aprono, così ha stabilito la
Psicopolizia, ops... il Mio Perfido Marito...
La
mattina di Pasqua, peraltro, illudendomi che staremo abbracciati
almeno qualche quarto d'ora prima di alzarci, appena mi distraggo mon
amour sparisce (non sono neanche le 7.15), sgattaiola via furtivo.
Dov'è? In cucina a baloccarsi con suo ovetto di Superman, come un
cucciolino.
Il
bello è che quando siamo andati a comprare le uova e io ho detto che
non ne volevo per me, che sono grande, e che ne abbiamo già ricevuto
abbastanza, lui – che, povera stella, aveva puntato quello di
Superman già da un mesetto – ha risposto che allora anche lui è
grande, e non ne vuole...
Aveva
gli occhioni seri, grandi, dolci e consapevoli, mentre lo affermava,
ma sentivo il suo cuoricino incrinarsi al pensiero di perdersi le
“supersorprese da supereroi”... Fortuna che gliel'ho comprato lo
stesso. Perché, anche se ha sei anni più di me, per certe cose mon
amour è più picculo: sembrava un bimbo, oggi, mentre si rimirava la
cancelleria di Superman (e se la fotogravafa)...
Con
tutto che, di nascosto, il MPM ha comprato un ovetto anche per me.
Uno piccino picciò, molto carino, a forma di coniglietto. Anche a
Dado è piaciuto, ed infatti è andato subito a rendergli omaggio.
Forse
un po' perplesso.
Del
resto, l'anno scorso, mon amour ha comprato un coniglietto della
Lindt, glielo ha mostrato, lo ha scartato, e lo ha avvertito: «Guarda
Dado: adesso ti mangio!». E ha divorato il coniglietto di
cioccolato, partendo dalle orecchie, proprio davanti al tunnel del
nostro pelosetto. C'era un retrogusto di sadico cannibalismo, in
quell'azione. Di tabù violato, di oltraggio.
Anche
se, ad essere onesti, Dado non vi ha badato molto: più che altro ha
trovato traumatizzante il fatto che in seguito io abbia cercato di
mettergli al collo il grazioso fiocchetto rosso col campanello che
aveva il coniglio-Lindt. Dado è stato molto eloquente nel
comunicarmi il suo disprezzo a riguardo. Scusa, baby!
Che
altro?
Dopo
tanto strepitare, oggi il cioccolato non mi va... Ehm, no, non volevo
dire questo, ma... BUONA PASQUA A TUTTI!!!
P.S.
Dobbiamo
ancora andare dai miei per il pranzo di famiglia... Là ci sarà
almeno una bimba vera ad aprire le uova: la patapiccula, la mia
nipotina. Ma so già che non avrà gli occhioni sognanti del mio
anziano supereroe, mentre scarta le uova... (I bambini di due anni e mezzo,
ormai, sono troppo avanti per la nostra generazione). Quindi sono
contenta di essermi goduta almeno il mio “bimbo grande”.
BUONA PASQUA ANCHE A LEI!
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