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domenica 20 aprile 2014

BUONA PASQUA A TUTTI!!!


UOVA DI PASQUA...







Non importa se abbiamo la casa piena di uova pasquali (in eccesso rispetto al nostro fabbisogno) e io la vigilia spasimo perché bramo nutrirmi di cioccolato... Le uova si aprono a Pasqua! Non un minutino prima! E pazienza se poi non sapremo dove metterci i Kinder & Company e finiremo col trascinarci scatole piene di frammenti di cioccolato fino all'estate (e fino alla nausea)... Prima della mattina di Pasqua le uova non si aprono, così ha stabilito la Psicopolizia, ops... il Mio Perfido Marito...

La mattina di Pasqua, peraltro, illudendomi che staremo abbracciati almeno qualche quarto d'ora prima di alzarci, appena mi distraggo mon amour sparisce (non sono neanche le 7.15), sgattaiola via furtivo. Dov'è? In cucina a baloccarsi con suo ovetto di Superman, come un cucciolino.

Il bello è che quando siamo andati a comprare le uova e io ho detto che non ne volevo per me, che sono grande, e che ne abbiamo già ricevuto abbastanza, lui – che, povera stella, aveva puntato quello di Superman già da un mesetto – ha risposto che allora anche lui è grande, e non ne vuole...

Aveva gli occhioni seri, grandi, dolci e consapevoli, mentre lo affermava, ma sentivo il suo cuoricino incrinarsi al pensiero di perdersi le “supersorprese da supereroi”... Fortuna che gliel'ho comprato lo stesso. Perché, anche se ha sei anni più di me, per certe cose mon amour è più picculo: sembrava un bimbo, oggi, mentre si rimirava la cancelleria di Superman (e se la fotogravafa)...
 
Con tutto che, di nascosto, il MPM ha comprato un ovetto anche per me. Uno piccino picciò, molto carino, a forma di coniglietto. Anche a Dado è piaciuto, ed infatti è andato subito a rendergli omaggio.

Forse un po' perplesso.
 
 
Del resto, l'anno scorso, mon amour ha comprato un coniglietto della Lindt, glielo ha mostrato, lo ha scartato, e lo ha avvertito: «Guarda Dado: adesso ti mangio!». E ha divorato il coniglietto di cioccolato, partendo dalle orecchie, proprio davanti al tunnel del nostro pelosetto. C'era un retrogusto di sadico cannibalismo, in quell'azione. Di tabù violato, di oltraggio.

Anche se, ad essere onesti, Dado non vi ha badato molto: più che altro ha trovato traumatizzante il fatto che in seguito io abbia cercato di mettergli al collo il grazioso fiocchetto rosso col campanello che aveva il coniglio-Lindt. Dado è stato molto eloquente nel comunicarmi il suo disprezzo a riguardo. Scusa, baby!

Che altro?

Dopo tanto strepitare, oggi il cioccolato non mi va... Ehm, no, non volevo dire questo, ma... BUONA PASQUA A TUTTI!!!

P.S.

Dobbiamo ancora andare dai miei per il pranzo di famiglia... Là ci sarà almeno una bimba vera ad aprire le uova: la patapiccula, la mia nipotina. Ma so già che non avrà gli occhioni sognanti del mio anziano supereroe, mentre scarta le uova... (I bambini di due anni e mezzo, ormai, sono troppo avanti per la nostra generazione). Quindi sono contenta di essermi goduta almeno il mio “bimbo grande”.

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