IL
DIARIO SEGRETO DI ADRIAN MOLE
(MITICO
ADOLESCENTE INCASINATO DI ANNI TREDICI E ¾)
di
Sue Townsend
Praticamente
Bridget Jones in versione maschio adolescente, con i brufoli al posto
della cellulite!
E'
un bel tipo, Adrian: spiritoso, simpaticissimo, con una magnifica
vocazione alla tragedia, ma al contempo alla sdrammatizzazione...
Vive tutto in modo iperbolico, ma con leggerezza, rendendo qualunque
sventura divertente! Naturalmente è alle prese con le classiche
difficoltà connesse alla crescita, come rimuovere dalla sua stanza
l'infantile carta da parati di Paperino, destreggiarsi con il bullo
della scuola, o far breccia nel cuore dell'intellettuale Pandora, il
suo grande amore... Ma ci sono anche altri guai in arrivo, e benché
spesso siano più grandi di lui (povertà, sussidi, genitori
irresponsabili, divorzio...) Adrian riesce ugualmente ad affrontarli
con stile... Uno stile buffo, magari, ma che gli permette di
sopravvivere senza troppe turbe.
Siamo
nella periferia inglese, inizio anni Ottanta, e la politica
Thatcheriana si sente forte e chiara. E se ne discute parecchio. Ma
sempre con ironia. Lo stile dell'autrice è una delizia
effervescente, pieno di brio, di giovinezza e comicità e anche i
personaggi di contorno (in particolare la nonna) sono una meraviglia!
Non è solo per ragazzi, questo libro, è per tutti!
Invero,
io l'ho letto mille anni fa, quando ancora ero alle Medie e quindi
all'incirca coetanea del protagonista e ragazza a tutti gli
effetti... Una vecchia edizione scolastica, con tanto di esercizi e
questionari, pescata a caso tra i reperti custoditi nello sgabuzzino
in un momento di tedio esistenziale. L'avevo adorato e mi aveva
risollevato totalmente il morale!
In
seguito ho scoperto non solo che “il diario” era stato riedito
dalla Sperling & Kupfer (procurandomene immediatamente una
copia), ma che ne esistevano persino diversi seguiti, sebbene in
Italia ne siano arrivati solo due (“Fuori di zucca” e “Il
grande io”) altrettanto carini, solo con un Adrian maggiore di
qualche anno...
Ma
anche il primo, a rileggerlo a distanza di tempo, e ormai prossima
alla vecchiaia, lettura per ragazzi o no, non mi ha assolutamente
delusa, anzi! Mi ha riportata vicino all'estasi!
C'è
da considerare, però, pure l'elemento nostalgia: può darsi sia
questo che mi induce a pensare “al diario” come ad un piccolo
gioiello.
Oppure
può darsi che lo sia davvero...
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