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sabato 26 aprile 2014

La solita imbranatella


FROZEN – Il Regno di ghiaccio

Walt Disney

(2013)


Io proprio non capisco: c'è una sorella bellissima, Elsa, con un carattere complesso e interessante, dilaniata dal dubbio, che ha un sacco di poteri che farebbero invidia agli X-men (non solo la “manipolazione del ghiaccio”, ma anche la capacità, tra le altre, di dare la vita) notevoli doti artistiche, sia in ambito architettonico che stilistico e... che si fa? Ci si sofferma sull'altra, Anna, che, okay, è simpatica e graziosa, ma alla fine è la solita imbranatella svampita, tenera e affamata d'amore... Sic!

Lo dico sinceramente, la prima mezz'ora l'ho un po' patita: canzoni orrende, fini a se stesse, e descrittive (ancora ancora quella introduttiva sul ghiaccio, ma le altre!), e comunque in eccesso, scene diluite, lenteeeeezza... Per fortuna poi la pellicola si riprende, e così la colonna sonora (che meraviglia “All'alba sorgerò” alias “Let it go”!), arriva qualche personaggio adorabile (il venditore di ghiaccio Kristoff con la renna Sven – riguardo al pupazzo di neve Olaf, invece, sono combattuta) e la trama decolla davvero, privilegiando dramma e azione.

La storia nel complesso è davvero carina, anche se di Andersen c'è giusto il profumo, ed è percorsa da tematiche degne di interesse e in parte innovative, ad esempio: il rapporto fra le due sorelle, la crescita personale di Elsa in relazione al suo potere (tra il dono e il maleficio), il concetto di amore nella sua accezione più ampia (grazie a dio, abbiamo fatto un bel po' di passi avanti dai tempi di Cenerentola!), la principessa che si salva da sola, il principe rimpiazzato dallo spiantato di turno (dopo Shrek, si fa così!), l'amore fraterno che ruba la scena all'amore romantico... e via dicendo.

Anche i personaggi, in generale, sono apprezzabili: avrei fatto a meno dei Troll (il cui capo anziano sembra una copia del grande Puffo) e, come già rilevato, ho delle riserve su Olaf, ma ho apprezzato il fatto che, per una volta, non tutto sia come sempre ed anzi fiocchino lati oscuri e ribaltamenti.

In quanto ai disegni: sono stupendi, come sempre nella tradizione Disney. Non solo per quanto concerne la realizzazione dei personaggi, e di Elsa in particolare, sempre ben caratterizzati, e più simpatici che nei classici ante anni '80, ma altresì per le ambientazioni, per gli sfondi e via dicendo.

Trovo invece ridicola e priva di fondamento la polemica sul presupposto inno all'omosessualità legata all'amicizia tra Sven e Kristoff. La zelante mamma che l'ha scatenata non ha notato che Sven è una renna? Una renna maschio, va bene, ma sempre una bestiola!!! Misericordia!!! E allora perché non si accusa la Disney di proporre ai bambini del sesso zoofilo? Bah...

4 commenti:

  1. Io devo essere davvero ritardato. Perchè? Beh perchè anch'io ho visto questo cartone, mi è piaciuto, soprattutto Olaf, ma non ho fatto nessuno dei tuoi ragionamenti! Mi sono preso solo un pò di relax e non ho pensato a niente durante il cartone. Mi devo preoccupare? ;-)

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  2. No, vuol dire che sei sano di mente...
    P.S.
    Invero, ho scoperto successivamente, la ridicola polemica è relativa alle due sorelle - tacciate di lesbismo - e non a Sven e Kristoff. In sostanza, ancora, quindi, è ancora più assurda!

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  3. Nel complesso è un'analisi accurata però forse per un film del genere dovresti soffermarti un pò di più sul lato emotivo, meno su quello tecnico...poichè in effetti per quello ci sarebbe da dire, basti pensare che la gente si lamenta delle canzoni, a ragion veduta...sono l'80% del film, si perchè chi lo difende a spada tratta dicendo: "ma è un musicaaaaal" sappiate sapientoni che non è vero....è un film d'animazione e se ci sono troppe canzoni per l'utente che si aspettava altrimenti, bè fa bene a lamentarsene. ( mi sta comunque sulle balle chi si lamenta dei musical in generale, se non ti piacciono le canzoni non guardarlo! " Detto questo a me le canzoni sono sembrate godibili, la storia relativamente carina, peccato per lo svarione finale, in cui fa capire alle bambine che non bisogna fidarsi degli uomini che sono tutti stronzi, e per fare ciò creano un antagonista di cui la storia non aveva bisogno. Buona grafica e sceneggiatura ma non eccelsa, doppiaggio orrendo (consiglio la versione in lingua originale sottotitolata) e Olaf è solo merchandising...per il resto è un film più che bellino da vedere, consigliato dai, se posso, Rapunzel era moooolto più bello!

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    1. In realtà, quella delle canzoni, è proprio la tipica formula dei classici Disney, ed infatti ricorre sempre, da Biancaneve in poi! Fanno eccezione giusto i Disney atipici, come "Le follie dell'Imperatore". Il problema, semmai, sta nella qualità delle canzoni: se sono belle sono una goduria, se no... noiaaa... Stessa questione per i Musical (che, in generale, adoro). Non sono, inoltre d'accordo sulla tua interpretazione del finale. C'è solo un uomo di cui non ci si può fidare. Kristoff, infatti, è un personaggio positivo. Per me la morale è diversa e duplice: 1) non aspettare il salvatore ma arrangiati; 2) non innamorarti dell'amore, ma cerca di sapere chi hai davvero di fronte prima di partire per la tangente e fare scelte avventate. In quanto a Rapunzel... A me sono piaciuti entrambi. Ma Frozen è meno spassoso e ha meno ritmo, sopperendo con una maggior profondità di contenuti.

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