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domenica 27 aprile 2014

Parecchi misteri


ALDEBARAN
di Léo
Fumetto interessante, che mescola avventura e fantascienza nella sua accezione più fantasiosa e poetica. Ci porta in un futuro lontano in cui abbiamo colonizzato lo spazio, e quindi Aldebaran, un mondo bellissimo, ma ricco di problemi (tra cui la scarsità della popolazione e un governo dittatoriale con forti connotati religiosi) e un bel po' di mostri. Sono quasi tutti bellissimi, e spesso hanno un aspetto affettuoso, che ci fa pensare più a bestiole esotiche (che poi è proprio quel che sono) che ad un vero pericolo. Ma se tanti sono utili, molti sono letali.
La nostra storia comincia in un villaggio costiero, che presto verrà distrutto da una creatura marina sconosciuta. I nostri protagonisti, Marc e Kim, riusciranno a mala pena a scamparla e si dirigeranno verso la capitale. Lungo la via faranno varie conoscenze e scopriranno che la creatura marina si chiama Mantrisse, di cui approfondiranno la conoscenza.
Perché la Mantrisse cela parecchi segreti e parecchi misteri...
Sebbene Marc si presenti come il classico ragazzotto idiota e superficiale, apprezzeremo subito la giovane Kim, di cui pure non comprenderemo i gusti in fatto di uomini, e ci legheremo a loro, vedendoli crescere, evolvere, e diventare adulti. Incontreremo (e rincontreremo) una moltitudine di altri personaggi, assai ben delineati sul piano psicologico, mentre la storia, in principio semplice e lineare, acquisirà sempre maggior complessità, anche a livello di rapporti umani, dando luogo, per il momento, a tre cicli consecutivi: dopo Aldébaran, in cinque volumi, Bételgeuse e Antares.
Una serie emozionante, con una buona dimensione ecologica e, in misura minore, fantapolitica, personaggi azzeccati, una trama avvincente, dei bei disegni a colori (anche se le persone appaiono un po' legnose nei movimenti e in certe espressioni), molto dettagliati, specie a livello “naturistico”, e soprattutto degli animali-mostri stupendi e pieni di sorprese.
Nel prosieguo la storia, che pure mantiene sempre un impianto di base fantascientifico-avventuroso, vira nel fantastico divenendo ancora più entusiasmante, tanto che, forse, il secondo ciclo, è persino più bello del primo.

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