GUIDA
GALATTICA PER GLI AUTOSTOPPISTI
di Douglas Adams
C'è
la Fantascienza, ci sono i romanzi comici... e poi c'è la
Fantascienza Umoristica!
Nel
caso di specie, siamo dinnanzi ad un piccolo cult, ad un classico
fantasmagorico e frizzante che non mancherà di rallegrarci e
stupirci, perché trabocca di trovate facete, buffe, assurde, e
fantasiose, che letteralmente brulicano fra le pagine.
L'inizio
può non apparire fra i più rosei... Arthur Dent, il protagonista,
sta per perdere la casa in nome del progresso e delle infrastrutture:
serve spazio per una nuova superstrada... Vi sembra giusto? Vi
sembra democratico? L'interesse di un singolo deve soccombere di
fronte all'interesse dei più? La Terra, il nostro povero, scalcinato
pianeta, si trova in una situazione analoga e rischia la
distruzione...
Arthur,
però, riesce a scappare (noi, chissà...), scopre nuovi mondi, nuovi
amici (che a volte non sono poi così nuovi), riesce a conservarsi
Trillian, la fidanzata, bazzica lo spazio-tempo e vive una serie di
rocambolesche avventure che spesso metteranno a repentaglio la sua
incolumità (e magari anche la nostra sanità mentale)...
Devo
essere onesta, il romanzo mi è piaciuto, è carino, divertente, ma
forse non tanto quanto può sembrare dal mio entusiasmo d'ouverture.
Non è che uno arrivi a sganasciarsi, insomma.
Ora
cerco di ridimensionarmi e di essere più obiettiva (alcuni miei
conoscenti osservano che mi esprimo normalmente per iperboli).
Le
trovate ci sono, spesso adorabili, un tripudio di non-sense e di
scoppiettii, ma non sono geniali. A volte sembrano persino eccessive,
esagerate, artificiose. Non per sbaglio: il risultato è voluto, ma
può stancare. Non arriva a compromettere il piacere della lettura,
la curiosità resta, così la voglia di proseguire, ma mi impedisce
di gridare al capolavoro. E, benché molti sketch siano deliziosi,
altri sono un po' semplicistici, quasi banali (ma lo erano già nel
1979, all'epoca della pubblicazione?). Però... però ce ne sono
altri che sono riusciti, il ritmo è buono, lo stile brillante, e
talvolta, per apprezzare davvero una battuta, dobbiamo solo avere la
pazienza di aspettare che gli eventi si manifestino fino alla fine.
In altri casi le situazioni bizzarre possono nascondere un'ammiccante
satira sulle eterne domande su cui eternamente si interroga l'Uomo...
Molto
dipende da che cosa ci si aspetta.
Se
si mira al capolavoro si resterà delusi, se invece si intraprende la
lettura con serena, sovrana indifferenza, si resterà deliziati.
E
allora farà piacere apprendere che, per quanto sia leggibile anche
da solo, questo è solo il primo romanzo di una trilogia in cinque
parti...
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