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sabato 10 maggio 2014

Meglio di niente


INK – L'arte del fumetto

 
Si tratta di un documentario di produzione canadese che Sky Arte propone da lunedì 14 aprile, e che io adoro già per partito preso, stante la penuria di trasmissioni sull'argomento! Per ora l'abbiamo visto fino alla quarta puntata (in tutto ne sono previste 10, già tutte disponibili su Sky On Demand) e posso dire sia abbastanza carino, suddiviso per argomenti (ad esempio: “Fumetto e società” o “Morte e resurrezione”) e corredato da interviste di autori, disegnatori, storici del fumetto e, tra gli altri, un fumettivendolo (citiamo qualche nome: Grant Morrison, Stan Lee, Matt Wagner, John Byrne...). A presentarlo, dopo la “batmaneggiante” sigla d'apertura, Hugh Dillon (attore che io ho apprezzato soprattutto in qualità di protagonista di Durham County, un telefilm alla Twin Peaks di qualche anno fa), disinvolto e professionale.

Nel complesso, il prodotto è di buona fattura: stimolante, simpatico, non dilettantesco e con una buona veste grafica, fruibilissimo anche se non si è dei veri e propri appassionati. Immediato, semplice, cattura da subito la nostra attenzione cercando in primo luogo di incantarci con immagini e un buon montaggio ad effetto, e poi di offrirci delle spiegazioni, di contestualizzare.

Probabilmente il vero nerd vorrebbe qualcosa di più tecnico, di più specifico, però ci si accontenta. E ci si diverte, anche, rievocando episodi, pietre miliari, incontrando gli autori, e concedendosi qualche sospiro di nostalgia. E magari riuscendo persino ad imparare qualcosa.

Però... Ecco...

E' piuttosto circoscritto.

Intanto ai soli fumetti americani (forse per ragioni di budget o di diritti), e poi quasi esclusivamente di fumetti supereroistici ultra popolari (plausibilmente anche per esigenze di mercato), laddove sarebbe più apprezzabile concedere spazio altresì agli indipendenti o al fumetto d'autore (con tutto che ci sono fumetti sui supereroi che sono anche d'autore e che vengono ricordati), non solo per amor di completezza, ma soprattutto per fini divulgativi, per far comprendere ai profani che se ami la letteratura ami per forza pure il fumetto: devi solo imparare a sceglierlo.

Al momento, in alternativa, si è giusto dato un po' di spago ai Bros Hernandez (“Love & Rockets”), Terry Moore (“Strangers in Paradise”) e al massimo al fumetto Underground, finendo col risultare necessariamente parziali e superficiali (non si può parlare di “Fumetto e società” senza manco citare Art Spiegelman Dave Sim o Pogo... o un milione di altri! Per tacere del fatto che nella puntata sulla morte si fa a mala pena cenno a Death di Neil Gaiman!).

Cionondimeno come documentario è gradevole e mi spiace restino solo sei puntate da vedere... In effetti un po' poche per passare in rassegna la Nona Arte in modo esaustivo, senza contare che un episodio dura circa mezz'ora tra pubblicità e sigla.

Sempre meglio di niente, comunque.

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