GLI
OCCHIALI ED IO
Li
ho sempre desiderati, sin da quando ero piccola e me li costruivo
“artigianali”, con due cannucce colorate, lo scotch e i
braccialetti “magici” (quelli con l'acqua e la polvere argentata
dentro). Ecco perché ora sono la mia faccia, rifiuto le stupide
lenti a contatto e li sfoggio con orgoglio.
Nel
tempo, tra l'altro, sono anche migliorata, perché ora me ne basta un
paio discreto, non devono per forza essere giganti o avere forme
vistose! L'importante è che ci siano! …Anche perché senza non
vedo un accipigna.
Neanche
con, invero.
Ecco
perché per strada non considero mai nessuno di inaspettato: perché
non lo vedo!!! Tanti non ci credono, ma poi si convincono quando mi
salutano all'improvviso e io rischio l'infarto... o lo rischiano
loro, perché io non posso trattenere un bell'urlo di spavento.
Non
è colpa mia, è un consiglio dell'oculista quello di avere una
correzione più blanda rispetto a quel che richiederebbe la mia
miopia. Diversamente, dato che leggo più di quanto non respiri,
avrei emicranie perenni, almeno secondo lui.
E
poi il mondo un po' sfocato è più interessante.
Legato
ai miei occhiali c'è almeno un episodio che non posso tacere
(rimasto nella memoria di molti miei compagni di Liceo, e di Gian in
particolare)...
Al
Ginnasio avevamo una prof. di greco e latino tanto preparata quanto
sadica e terrorizzante. Un giorno, prima della lezione, aveva
invitato la studentessa che per vanità non portava gli occhiali (e
che per questo aveva assistito ad un triste calo dei suoi voti) a non
vergognarsene e munirsene entro l'indomani. Mostrandosi lungimirante
e comprensiva, l'insegnante aveva precisato che non ne avrebbe fatto
il nome, ma che si sarebbe accertata che la scellerata provvedesse.
Io mi ero chiesta chi mai potesse essere. Del resto nella mia classe
erano pressoché tutte ragazze, non era semplice individuarla. E
neanche mi importava più di tanto, quindi avevo archiviato il
pensiero. L'indomani la prof., prima che iniziasse la lezione, aveva
cominciato a fare fuoco e fiamme dagli occhi. Perché la studentessa
vanitosa non aveva ancora gli occhiali? Aveva tempo sino al giorno
successivo. Io pensavo che 'sta ragazza più che vanitosa dovesse
essere davvero temeraria a sfidare la prof. L'indomani la donna,
sconcertata dalla pervicacia della rea, le aveva tuttavia concesso un
ulteriore definitivo ultimatum, ma qualora non fosse stato rispettato
si sarebbe fatta lecita di svergognarla pubblicamente.
L'indomani
sono stata svergognata io.
Con
sdegno, rabbia e rischiando una nota sul registro.
Io?
Moi? Et pourquoi-pas?
Un
bello scherzetto da parte della Mater.
In
effetti nelle prime settimane di scuola mi ero dimostrata una delle
studentesse più brave, volenterose e promettenti. Solo che per
esserlo dovevo studiare più o meno tutto il pomeriggio e non era
accettabile, che diamine: dovevo vivere! Così, semplicemente, ho
cominciato a farlo, dedicandomi alla mia gioventù e consacrandomi
alla mediocrità, almeno nelle materie di greco e latino (non che
contasse molto altro). Amen, mi ero detta, ne vale la pena.
Mater,
però, al colloquio dei genitori-insegnanti, trovandosi in difficoltà
nel goffo tentativo di giustificare la mia nuova condizione di
studentessa capra, si era inventata che ciò era senz'altro dovuto ad
un problema di vista (non al fatto che trascorressi tutto il
pomeriggio a zonzo), siccome, anche se ero cieca, mi ostinavo a non
mettere gli occhiali, va a sapere perché, e via di ricami.
Ovviamente
poi Mater si era dimenticata di informarmi.
La
realtà è che, dato che all'epoca mi mancava tipo 0.1, tenevo gli
occhiali per le occasioni speciali. Tra l'altro, come tutti i miopi,
da vicino vedevo meglio senza, quindi le versioni di greco e latino
non avrebbero potuto comunque risentire della mia carenza di
diottrie.
Così
mi sono presa una bella strigliata (una di quelle che ti fanno
ghiacciare il sangue) e da quel giorno, mi sono dovuta premurare di
avere sempre gli occhiali sul naso... o di portare la giustificazione
firmata da un genitore (non sto scherzando!!!).
Naturalmente
i miei voti non sono per nulla migliorati...
Ad
ogni modo, tutto questo delirio per spronarmi ad affrontare la triste
situazione in cui verso al momento: i miei occhiali nuovi si sono
rotti (ehm... un anno e mezzo fa) e ormai campo con quelli di
riserva... solo che non ce la fanno più: cadono a pezzi e sono
storti e rigati! Avrei bisogno di comprarne un paio nuovo, ma
l'ultima volta ci sono voluti mesi di ricerche (da sola, con mon
amour, con Gian... A Genova, Loano, Pietra, Alassio, Albenga, Savona,
Sanremo...) per trovare una montatura decente (il più possibile
simile alla precedente), che è durata meno di quanto abbia impiegato
a trovarla! Insomma, lo so che devo farmi forza e ricominciare le
ricerche, ma è dura.
Ma
mi impegnerò... Lo prometto a me stessa. Mi impegnerò. Magari tra
un altro mesettino...
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