STRANGE
DAYS
di Kathryn Bigelow
(1995)
Durante
la prima mezz'ora, a parte un paio di frasi carine, e l'idea dei
ricordi sfruttati come droga, ho bramato la morte, come alternativa
alla visione di questo film. Okay, Ralph Fiennes in stile Dampyr
(invero, sono gli autori del fumetto ad essersi ispirati alla
fisionomia dell'attore) ha il suo sporco fascino, però... però che
noia, che barba, che noia!
Ma,
attenzione, ad un certo punto la storia decolla, e va a mille
all'ora! Con un ritmo da capogiro, colonna sonora ad effetto, belle
trovate, e pure qualche combattimento niente male! L'elemento più
pregevole, però, è la trama: molto articolata, con colpi di scena
shock piuttosto efficaci, e interessanti ribaltamenti di ruolo.
Certo,
stufa un po' il personaggio di Juliette Lewis (che, poverina, in
alcune pellicole mi è pure simpatica, ma trovo inguardabile dal
collo in su), perennemente a metà tra l'isteria e la rabbia,
odiosamente lamentosa, mentre quello di Ralph dopo un po' ti fa
venire il latte alle ginocchia (sempre lì a piangersi addosso per il
suo amore perduto... bah!), ma Angela Bassett... Wow! Una figa
spaziale! In tutti i sensi, non solo a livello fisico! Intelligente,
piena di risorse, di passione frustrata, di idealismo... e pure brava
nei combattimenti e tenera mamma, laddove Ralph, poverino, a
confronto, è un mezzo smidollato, anche se, considerata la
situazione ingarbugliata in cui si trova, ase la cava alla grande...
Insomma,
un film che è dinamite pura e mi è piaciuto parecchio (ma a tratti
è anche dannatamente e disperatamente romantico...)! A cavallo fra
fantascienza e thriller, con una spruzzata di denuncia sociale, ci
porta in un futuro distopico (in teoria a fine 1999, prossimi a
capodanno), violento e corrotto, in cui la droga più in (lo squid)
si consuma mediante video da leggersi con un lettore, ed è
costituita da ricordi di esperienze autentiche (mi pare che l'idea
fosse stata ripresa anche in Nathan Never, o forse in Asteroide Argo
– oggi sono in vena di parallelismi bonelliani), meglio se estreme,
che coinvolgono tutti i sensi.
Ralph
Fiennes, alias Lenny Nero, è uno spacciatore (con un passato da
poliziotto), che, suo malgrado, rimane invischiato nell'omicidio di
una prostituta sua amica, a sua volta finita in una storia più
grande di lei... cui, in qualche modo, è legata pure la vecchia
fiamma di Nero, Juliette Lewis/Faith, che ora fa la cantante e sta
con un grosso e poco raccomandabile discografico...
Certo,
a vederlo adesso, Stange days, ha degli effetti speciali un po'
datatati, ma il mondo metropolitano e sporco che ne viene ritratto
mantiene intatto il suo squallido, orrido, fascino... Non una delle
mie pellicole preferite, ma comunque un film da vedere!
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