IL
PRINCIPE DELLE MAREE
di Pat Conroy
Sono
pochi i libri che mi hanno colpito a livello emotivo tanto come
questo, pochi davvero: senz'altro questo è il migliore di Conroy, ed
infatti costituisce la summa (e la sublimazione) di tutti i suoi
elementi ricorrenti: dal tema del suicidio alle difficoltà
familiari, all'amore nelle sue varie accezioni e implicazioni agli
abusi, al passato che torna a mordere e a presentare il conto...
Forse
avete visto il film, splendido anche quello, ma diverso e così
“impoverito” rispetto al romanzo (differente persino il principe
delle maree, il fratello di Tom il protagonista, ossia Luke, il mio
personaggio preferito, per tacere di Caesar, la sua tigre)!
La
storia si svolge su due piani: presente e passato. E tra le due è il
passato, quello che racchiude l'esperienza di Tom e della sua
incredibile famiglia – che ancora ne porta il peso – il più
interessante.
Tre
fratelli: Savannah, dotatissima poetessa (una sua opera ci viene
letta, e ci pare addirittura all'altezza della definizione, cosa rara
in un romanzo), nel presente non fa che tentare il suicidio, Tom, che
al momento ha un po' di problemucci in famiglia, e in particolare con
la moglie, e Luke, il maggiore, il mio adorato...
Con
l'aiuto di un'affascinante psichiatra, Lowenstein (di cui Tom si
innamorerà, ricambiato e che pure lei ha le sue difficoltà
familiari), andremo a scoprire il perché della realtà di oggi,
densa di malessere e di disagio, nelle pieghe si ieri, e al posto
delle cicatrici, mai davvero formatesi, troveremo ferite aperte e
sanguinanti... e la loro causa. In parte rimossa e da affrontare,
peggiore di quel che immaginiamo.
Si
tratta di una storia drammatica (assai più di quella
cinematografica), intensa, ma anche straordinariamente magica, in cui
senti il sapore dell'infanzia, la sua innocenza incontaminata, e in
cui incontri personaggi meravigliosi che ti accompagneranno per
l'eternità, vivi, pulsanti, delineati in modo magistrale e pieno
d'amore...
Pat Conroy, nella caricatura del nostro autore
Aggiungiamoci
che la storia è ben scritta, ben strutturata (digressioni incluse),
ed è una di quelle che ti coinvolgono da subito, trasmettendoti una
marea (è il caso di dirlo)
di emozioni, facendoti amare luoghi che hai sempre considerato uguali
a tutti gli altri (il Sud Carolina), e rendendoli speciali.
Sentimenti
potentissimi (stupendo il rapporto fra i tre fratelli) che si
scontrano e innescano conseguenze... molte imprevedibili.
Superbo!
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