GELSOMINO
NEL PAESE DEI BUGIARDI
di Gianni Rodari
Un
romanzo dagli otto anni in su, che io avevo letto in prima Media,
attingendo alla biblioteca scolastica, e amato spassionatamente!
Tanto che per i due o tre anni successivi l'avevo eletto a mio libro
preferito!
Per
dirla semplicisticamente è una sorta di Pinocchio al contrario, in
cui Gelsomino è un bravo bambino che deve confrontarsi con una città
in cui la regola primaria, assurta a legge, è... mentire, mentire
spudoratamente e su tutto! Naturalmente il nostro eroe si adopererà
per rimediare a questa incresciosa situazione...
E
se vogliamo questo ci porta ad una serie di riflessioni: sulla verità
e la finzione, sui potenti e il loro modo di coartare il popolino, e
sulla sua incapacità di ribellarsi (sì, certe cose sono
straordinariamente attuali)... Ma, onestamente, non era stato questo
il motivo della mia affezione al romanzo... No, il motivo era stato
il divertimento!
Già,
perché Gelsomino è un protagonista specialissimo (con la voce ultra
potente) cui si deve per forza volere bene! E altrettanto carini sono
i comprimari (ricordo il gatto Zoppino, che non era un vero micio, ma
un disegno!), le situazioni paradossali in cui vengono a trovarsi, a
complicarsi, a intrecciarsi, e il modo fantastico in cui si
risolvono! Avevo riso, ma mi ero anche emozionata e avevo sentito
crescere in me un senso di giustizia, di indignazione e di
solidarietà! E poi, certo, c'è l'immaginazione! Una festa di
trovate, di idee bislacche, di buffosità! Ma garbate, ben miscelate
e in armonia tra loro e con noi! Di quelle che non vogliono stupire
per forza, ma regalano incanto e tenerezza...
Unite,
in più, ad un senso di avventura, di scoperta, che mi aveva
procurato – ricordo – un senso di pazzesca esaltazione! E' vero –
ahimè – ormai non ho più undici anni, e anche se un paio d'anni
fa ho comprato il romanzo (dovevo per forza possederlo), non l'ho
ancora riletto...
Tuttavia
confido con una certa sicurezza che questa sia una di quelle storie
che non invecchiano mai e che si mantengono fresche, delicate e
fragranti anche quando il lettore, magari, è un po' stagionato!
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