LA
SIRENETTA
Walt Disney
(1989)
Quando
era uscito questo lungometraggio ero alle Medie, in un'epoca in cui
credevo che al massimo mi sarei dovuta accontentare di rivedere i
classici Disney all'infinito, che già conoscevo a memoria, per poter
vedere materializzata davanti a me una fiaba con un lieto fine...
Insomma,
che l'uscita de “La Sirenetta” era stata una sorpresa
meravigliosa ed io ero impazzita dal piacere, imparando tutte le
canzoni (nonostante sia stonata come una campana) ancor prima di
andare al Cinema a gustarmi la pellicola (tre volte di fila, un
tempo ancora si poteva...).
Intanto
ero contenta che la protagonista fosse una sirena, perché che c'era
di più bello e romantico? In più ero lieta che Ariel non fosse,
come invece suggeriva la fiaba di Andersen, un personaggio tragico e
sofferente. Certo, tanto dolore le è stato risparmiato, non solo con
riguardo all'happy end (per la sirenetta originale, se non ricordo
male, ogni passo in forma umana equivaleva ad essere trafitta da
mille spade, o qualcosa del genere, eppure lei si muoveva sempre con
grazie estrema), ma non si trattava solo di questo. Ariel era vitale,
allegra, scanzonata e irresponsabile... una ragazza normale, insomma,
non una tizia seria e musona, e poi, lungi dalla perfezione, aveva
persino un rapporto conflittuale con il padre... E in aggiunta
un'aria sbarazzina e davvero simpatica, ma espressiva e dolce.
La
storia era leggera e con più intrecci del previsto, Ursula una
cattiva strepitosa (simpatica, esuberante, terrificante e caliente, a
dispetto del lardo, a seconda di quel che vuole essere, e quei
tentacolacci da piovra sono una meraviglia), mentre Sebastian, beh...
era il mio preferito! E lo è anche adesso, tanto più che alla fin
fine, le canzoni più belle sono le sue, non quelle di Ariel! Ma
anche i personaggi di contorno erano carini e ben riusciti, specie le
due malefiche murene, Florsam e Jetsam... E... Sorry, sono preda
della nostalgia. Veniamo al presente.
La
Sirenetta è un cartone che mi è piaciuto molto e continua a
piacermi: mescola momenti sereni e spiritosi ad altri drammatici, c'è
una stupenda battaglia finale, e dei fondali magnifici, con una
colonna sonora da urlo... E poi, finalmente, prima di sposarsi, i due
protagonisti fanno la debita conoscenza (questi matrimoni basati
sullo scambio di una canzone sono qualcosa che durante l'infanzia
pativo tantissimo)...
Insomma,
promosso a pieni voti! L'unica cosa, a rivedere la pellicola un
migliaio di volte, non ho potuto non notare che in alcuni punti i
volti dei personaggi (Ariel inclusa) – stupendi nei primi piani –
sono tratteggiati in modo un po' approssimativo... ma pazienza, nel
complesso si tratta di un film che mi piace moltissimo, e che, grazie
al cielo e alla Disney, finisce bene.
Sicuramente
la versione originale era più poetica e struggente, ma quella c'era
già, e vedere Ariel sciogliersi nella schiuma del mare sarebbe stato
davvero intollerabile, specie in gioventù...
Nessun commento:
Posta un commento